Quando si pensa a una fiera, la prima cosa che viene in mente è lo stand. Per un’azienda lo stand è un luogo d’incontro e di comunicazione, nonché il “campo base” per tutta la durata della manifestazione. Deve essere quindi allo stesso tempo interessante, funzionale e accogliente, in una parola: efficace.

Il linguaggio grafico e cromatico, in tal senso, ha un ruolo molto importante per rendere lo stand riconoscibile e memorabile.

La grafica e il colore danno carattere all’esposizione e diventano fondamentali quando il budget è ridotto, quando lo stand non ha dimensioni importanti o è in una posizione poco favorevole. In particolare il colore è uno degli elementi che rimangono più impressi nella mente del visitatore, per ragioni emotive ma anche per fattori fisiologici legati alla percezione.


Fondamentale è rispettare i colori istituzionali e l’immagine coordinata dell’azienda, per coerenza ma anche per rendere lo stand riconoscibile a distanza, o interessante potrebbe essere l’utilizzo di colori alternativi a quelli istituzionali nel caso del lancio di un progetto/collezione/iniziativa che abbiano un tempo limitato o comunque una collocazione subalterna rispetto al design originario e principale del brand.
Nella progettazione è necessario tenere conto della leggibilità dei testi e della distanza da cui verranno letti.

Oltre alla grafica creativa, potrebbe rendersi necessaria una grafica di servizio, diversa, per segnalare percorsi, ostacoli, modalità d’ingresso, entrate e uscite.
In conclusione, uno stand efficace è un’architettura funzionale che comunica in modo chiaro e coerente il messaggio dell’azienda.
Il progetto deve insomma saper unire cultura progettuale e cultura della comunicazione.